Pamela Bravi

 Voglio approfondire un tema davvero interessante: come il mental coach e il nutrizionista possono essere insieme un efficace supporto nel cambiare le abitudini alimentari e rendere il percorso di educazione alimentare più facile e duraturo.
Due professionisti che si alleano per portare un benessere a 360° alla persona.
Conosco e collaboro con la nutrizionista Laura Bonizzoni da numerosi anni, con tanta soddisfazione personale e risultati, da parte delle persone che abbiamo accompagnato lungo la strada del benessere personale.
Il legame tra il cibo e la mente o meglio ancora, tra il corpo e la mente, è di fatto una connessione naturale e imprescindibile che, non può non essere trascurata quando si parla di approcciare a nuove abitudini.
Ti sei mai accorto, per esempio come le emozioni siano strettamente legate al cibo?

 

 

Il legame profondo tra emozioni e cibo

Mangiare non è solo una questione di nutrizione. Spesso, noi non mangiamo solo per soddisfare la fame fisica, ma anche per rispondere a bisogni emotivi. Comprendere questo legame è cruciale per riuscire a cambiare le abitudini alimentari in modo efficace e duraturo. Spesso le diete falliscono, non solo per una questione di volontà, che non ci spinge a seguire le indicazioni del nutrizionista, ma anche perché abbiamo bisogno del cibo per gestire “ciò che ci accade” nella vita.

 

LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
Io personalmente, da bambina avevo imparato che,  se finivo tutto quello che avevo nel piatto e magari anche se chiedevo il bis e il tris, ottenevo un ottimo riconoscimento. Da grande mi sono attaccata al cibo tutte le volte che sentivo il bisogno di riconoscimento, di apprezzamento, di sentirmi approvata. Per anni ho messo in atto questo schema senza che ne fossi consapevole. In seguito, liberarmi da questa “schiavitù” mi ha permesso di sentirmi libera e di scegliere come sopperire alle richieste emotive, usando anche altre modalità che non fossero il cibo.
Questo è un mio piccolo esempio personale che ha dato il via nel creare una sorta di alleanza, tra me e Laura, due professioniste, apparentemente lontani anni luce, che insieme possono unire le forze per ottenere cambiamenti radicali e soprattutto duraturi.
Mental coaching e nutrizionista due percorsi paralleli uniti dallo stesso obiettivo!

 

 

1. IL CIBO COME CONFORT EMOTIVO
Uno dei legami più comuni tra emozioni e cibo è l’uso del cibo come conforto. Quando siamo tristi, ansiosi, stressati o annoiati, possiamo essere portati a cercare conforto in cibi che ci fanno sentire meglio, almeno momentaneamente. Questo meccanismo è noto come “emotional eating”, letteralmente mangiare emotivo.
Per esempio Francesca, dopo una lunga giornata di lavoro stressante, si ritrovava regolarmente a sgranocchiare cioccolato mentre guardava la TV.
Questo rituale la faceva sentire meglio nel breve termine, ma a lungo andare contribuiva all’aumento di peso e al senso di colpa. Insieme, io e Laura, abbiamo potuto accompagnarla nel:
– riconoscere il meccanismo che la muoveva emotivamente,
– creare una nuova routine alimentare più sana,
– superare ciò che non le permetteva di lasciar andare lo stress legato alla giornata lavorativa e poter finalmente rompere quella routine disfunzionale.

2. IL CIBO E LE EMOZIONI
Le nostre esperienze passate possono creare forti associazioni emotive con certi cibi. Ad esempio, potremmo associare il gelato ai momenti felici dell’infanzia o la pizza alle serate divertenti con gli amici. Queste associazioni  esistono anche per altre cose, come la musica ad esempio: ricordi la colonna sonora del tuo primo innamoramento?  Questi collegamenti in PNL si chiamano ancoraggi, rendono difficile resistere a certi cibi, anche quando non siamo davvero affamati, proprio perché ci riconducono a situazioni a noi piacevoli.

Paolo associava i biscotti con la nonna, ricordando le domeniche pomeriggio passate in famiglia. Ogni volta che si sentiva solo o desiderava ricreare quel senso di calore e sicurezza, si ritrovava a mangiare grandi quantità di biscotti. Con un lavoro di coaching introspettivo è riuscito ad identificare il comportamento disfunzionale e trovare altre forme di appagamento. Questo percorso “mentale” accompagnato da una nuova educazione alimentare, ha permesso a Paolo di imparare e consolidare uno stile di nutrimento sano, stare meglio e contemporaneamente essere emotivamente indipendente dal cibo.
 3. COME STRESS E ANSIA INFLUENZANO COSA MANGI
Stress e ansia sono spesso tra i maggiori responsabili delle cattive scelte alimentari. Sotto stress, il corpo produce cortisolo, un ormone che aumenta l’appetito e può portarci a desiderare cibi ricchi di zuccheri e grassi. Inoltre, lo stress e l’ansia possono ridurre la nostra capacità di prendere decisioni ponderate, spingendoci a scegliere cibi meno salutari.
Chi lavorava in un ambiente molto competitivo, si ritrovava spesso a fare scelte alimentari impulsive, optando per fast food o snack zuccherati durante le pause lavorative.
In questi casi la sinergia tra nutrizionista e  mental coaching aiuta le persone a riconoscere i segnali dello stress, introdurre nella propria vita tecniche di rilassamento e creare un piano alimentare semplice da seguire, che riduce la tentazione di cedere a scelte meno salutari nei momenti di ansia.

Come il mental coach può aiutarti a migliorare la tua relazione con il cibo

Il mental coach ti aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza del legame tra emozioni e cibo e delle credenze limitanti che ti impediscono di gestire al meglio la tua relazione con il cibo. Il compito del mental coach è quello di fornirti strumenti pratici per gestire meglio le tue emozioni senza dover ricorrere al cibo come soluzione. Questo include:
s
viluppare strategie alternative: trovare metodi alternativi e più salutari per gestire le emozioni.
ristrutturare le credenze: cambiare il modo in cui pensi al cibo e alle emozioni, sviluppando una mentalità più equilibrata e positiva.
riconoscere i trigger emotivi: distinguere la fame reale da quelle situazioni in cui si ricorre al cibo per altri motivi.
Mental coach e nutrizionista una collaborazione efficace.

Se anni di dieta hanno messo a terra la tua autostima ti aiuto in  questo articolo

In Conclusione

Il legame tra emozioni e cibo è complesso, ma può essere gestito efficacemente con il giusto supporto. Il mental coach e la nutrizionista sono ottimi alleati del tuo benessere che facilitano il raggiungimento dei tuoi obiettivi ma soprattutto,  operano con un approccio integrato e naturale per un risultato  duraturo.
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Laura Bonizzoni, nutrizionista e riflessologa: www.laurabonizzoni.it
Se vuoi iniziare un percorso di benessere insieme a noi, migliorando la tua relazione con il cibo scrivici.

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