Balbuzienti al telefono: una soluzione in tre minuti
Nel periodo storico in cui il telefono è una preziosa appendice della nostra mano o della nostra orecchia… sembra incredibile che una delle cose più complicate per un balbuziente è rispondere e parlare al telefono.
- Se digiti su Google “barzellette sui balbuzienti “, avrai 16.500 risultati in 0,4 secondi.
- Se invece digiti “Barzellette sui balbuzienti al telefono”, avrai 35.000 risultati in 0,42 secondi.
- Se si digita “barzelletta balbuziente e cavallo morto” avrai 17.300 risultati 0,38 secondi.
- La barzelletta del cavallo morto, è quella in cui si racconta che per il balbuziente che parla al telefono con i vigili del fuoco, rimane più facile spostare il cavallo a Via Po piuttosto che pronunciare Via Portuense.
Questi dati per sottolineare quale difficoltà incontra un balbuziente al telefono.
Da cosa nasce questa difficoltà, come spesso accade, la scienza ufficiale non sa dare una spiegazione, come per la balbuzie in generale.
Non sappiamo da dove arriva la balbuzie e perché arriva, anche se le teorie sono molte, si sa solo che a un certo punto della vita, qualcuno comincia a balbettare.
Io ho iniziato a 15 anni, o forse prima non me ne ero mai accorto, so che da quel momento, parlare è stato un problema.
Un problema essere interrogato, un problema dare esami, un problema prendere la parola in ogni circostanza, un problema approcciare una ragazza, più ci tenevo e meno riuscivo a parlare e un grande grande problema è stato rispondere al telefono.
Quando un balbuziente risponde al telefono il meccanismo che si innesca è questo:
- Rispondiamo al telefono e non esce la parola fatidica: PRONTO!
In realtà non riesce ad uscire nessuna altra parola o forse una serie di monosillabi.
Chi è all’altra parte del telefono molto spesso riattacca senza proseguire la telefonata.
- La volta successiva e la successiva ancora, memori dei risultati delle telefonate precedenti, gli episodi si susseguono come un serpente che si morde la coda, ogni esperienza nutre l’esperienza successiva.
Si formano dei percorsi neurali che portano alle abitudini. E’ capitato anche a me? SI è capitato anche a me e ora ti racconto come ho superato lo scoglio del telefono insieme a molti altri.
Per cominciare, considera che la mente è portata a generalizzare e fa questo per togliersi il lavoro di ricominciare tutto ogni volta.
Una cosa è stata fatta così, continuo a farla così, prendo lo stesso armadietto in palestra, faccio la stessa strada per andare in ufficio e per tornare a casa, prendo la stessa pizza, insomma la nostra mente è pigra, non vuole imparare ogni volta.
Questo per certi aspetti è utile, ci risparmia tanto lavoro, a volte è meno utile, come nel caso delle cattive abitudini o nel caso della balbuzie.
Aggiungi poi che come ti ho detto qualche riga fa, ogni esperienza nutre l’esperienza successiva e solo a pensare di rispondere al telefono arriveranno immagini, suoni e sensazioni della precedente esperienza e si forma quel Dialogo interno che crea quella che in PNL si chiama “Profezia auto realizzata” .
Il risultato è, che proprio grazie a questo generalizzare della nostra mente, al Dialogo interno e alle profezie auto realizzate che genera, continuiamo a balbettare e a non rispondere al telefono con parole fluenti e libere.
Ma, una volta capito il meccanismo, può essere utilizzato nel senso contrario per cambiare ogni tipo di abitudine, anche per imparare a dominare la balbuzie.
Superare la balbuzie al telefono: Ti svelo un segreto
Per la mente un’esperienza immaginata con emozione equivale a una esperienza realmente vissuta, ed è quello che fa ogni volta che pensi di rispondere al telefono e crea i scenari più disparati, tutti negativi.
Questo è il segreto: La visualizzazione.
La visualizzazione consiste nell’immaginare una situazione che dovremo vivere e viverla nella nostra immaginazione come vogliamo che vada.
E’ alla base di ogni allenamento mentale degli sportivi e anche la base dell’ormai famoso libro “The secret”
E’ qualcosa che facciamo deliberatamente, quindi possiamo immaginare gli scenari migliori.
Immagina… il telefono squilla…. Non sai chi è all’altra parte del telefono, sai solo che risponderai con il sorriso sulle labbra, con sicurezza.
Vedi il telefono nella tua mano, leggi il nome sul display… era la telefonata che aspettavi… o qualcuno che conosci… schiacci il tasto per rispondere…. Senti la tua voce calma sicura…hai il sorriso sulle labbra…. Pronto… ciao … sono…. E parte la conversazione….
Troppo facile? Non ti chiedo di credermi, sperimenta, prova.
In effetti è il meccanismo che utilizziamo in senso contrario e occorrono solo tre minuti al giorno per creare la tua nuova realtà.
Devo dirti che le cose funzionano solo se si fanno, che non basta leggere, bisogna anche che impegni questi tre minuti al giorno.
Se sei arrivato, arrivata, fino qua con la lettura è perché sei interessato/ interessata, a sapere come dominare la balbuzie.
Forse tu sei balbuziente come me o forse conosci qualcuno che lo è, un amico, un’amica, il marito, la moglie, un famigliare, un figlio, non perdere… non perdete la speranza.
La balbuzie si può dominare, ci vuole un po’ di lavoro su noi stessi, sulle nostre convinzioni, sulla nostra autostima ma non è difficile… è molto più difficile continuare a non esprimersi e a non dare voce alla nostra anima.
Grazie per aver letto questo articolo e a presto.
Ubaldo Saltarelli – Life Coach
Puoi conoscere di più di Ubaldo Saltarelli ai seguenti link:
http://www.domarelabalbuzie.it
https://www.facebook.com/Come-dominare-la-balbuzie
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Sono onorata di ospitare Ubaldo Saltarelli sul mio blog:
prima di tutto perché è un grande coach, in secondo luogo perché Ubaldo ha contribuito alla mia “trasformazione”, un importante cambiamento in positivo.
Stimo molto Ubaldo per la sua incredibile capacità di scrivere e di rendere semplice e a portata di tutti la PNL e per il suo cuore grande.
Dal punto di vista professionale Ubaldo Saltarelli è un coach unico e per quanto riguarda la balbuzie è assolutamente ineguagliabile, ha quella marcia in più che hanno le persone che hanno affrontato personalmente la difficoltà.